domenica 28 ottobre 2012

La storia di Andrea Mazzantini: un look stravagante, l'incidente e quella presunta tresca con la moglie di Gaucci...

Alla fine degli anni '90 la Perugia calcistica ha avuto la fortuna di conoscere un portiere proveniente dall'Inter dal look molto curato e dall'abbigliamento sportivo altrettanto stravagante che ha fatto la fortuna del Perugia di Serse Cosmi, affacciatosi alla Serie A dopo diversi anni di assenza forzata. Questo portiere si chiama Andrea Mazzantini, un felino fra i pali e dal comportamento amoroso galeotto fuori dal campo.

Nel gennaio del 1999 il presidentissimo degli umbri Luciano Gaucci corre ai ripari nella sessione invernale di mercato andando a comprare dall'Inter il trentunenne Mazzantini, vincitore di una UEFA come riserva di Pagliuca e con alle spalle soltanto due partite giocate in due campionati. Il portiere di La Spezia, dopo aver fatto tutta la gavetta in Serie C con Pro Patria, Sarzanese, Livorno e Spezia si fa conoscere ai grandi palcoscenici con la maglia del Venezia: tre stagioni giocate ad alto livello gli aprono le porte della società nerazzurra. Mazzantini rileva l'eredità di Angelo Pagotto e riesce ad entrare subito nel cuore dei tifosi: ogni qualvolta il portierone esce dal tunnel per entrare sul terreno di gioco del "Renato Curi" i tifosi del grifone lo acclamano a gran voce con cori e boati. Le sue prestazioni sul campo sono a dir poco convincenti: la sua caratteristica principale è la rapidità di movimento che gli permette di volare da un palo all'altro con una facilità disarmante. Mazzantini è sicuro di sè e riesce a trasmettere la sua tranquillità anche a tutto il pacchetto arretrato del Perugia. L'unica nota stonata riguarda la mise da gara: insieme ad una classica maglia da portiere in voga in quegli anni il "Mazza" optava per un paio di pantaloncini corti ed aderenti, tipici delle giocatrici di pallavolo. L'accostamento tra maglia e pantaloni era piuttosto discutibile ed è anche per questo curioso e simpatico motivo che Mazzantini entra nella memoria collettiva dei propri tifosi.

Il portiere, però, diventa famoso anche (e soprattutto) per un altro motivo, per una "voce di corridoio" mai realmente verificata. Fra le vie di Perugia si vociferava che Mazzantini avesse una relazione nascosta con la moglie dell'epoca del presidente Gaucci, Elisabetta Tulliani, ora moglie del leader di AN Gianfranco Fini. A dire il vero la liason non sembrava un gran segreto visto che la curva del Perugia era solita innalzare un coro che invitava l'ex Inter ad approfittare della presunta "libertinità" della moglie del presidente. Questa voce, però, non trovò mai alcun riscontro concreto

Voci "a luci rosse" a parte, a Perugia il "Mazza" raggiunge l'apice della sua carriera. Il portiere conosce la Serie A un po' tardi, ma quando inizia a "frequentarla" se la cava in maniera egregia. A Perugia diventa un'idolo ma la sua parte ormai l'ha fatta. Nell'estate del 2002 Mazzantini abbandona il Grifone e decide di trasferirsi al Siena. L'ombra di un certo Zeljko Kalac è troppo ingombrante e il giocatore risale la penisola facendo tappa in Toscana. Il destino, però, riserva per Mazzantini un brutto tiro mancino, uno "scherzetto" che lo costringerà ad appendere i guantoni al chiodo: un incidente stradale, infatti, gli provoca delle gravi lesioni ad un braccio. In un primo momento l'accaduto non sembrava poi così grave ma, alla fine, i medici si ricredono e le ferite lo costringono ad abbandonare il calcio giocato all'età di 34 anni. Un epilogo infelice per un portiere che avrebbe meritato di più di quanto raccolto. 

Nicolò Bonazzi

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